Quando risulta necessario realizzare opere di fondazione in cui si richieda di minimizzare l’asportazione di terreno, può essere possibile ricorrere a dei pali eseguiti mediante lo spostamento del terreno.
Trevi ha messo a punto una tecnologia che coniuga l'assenza di materiale di risulta di un palo battuto con la velocità ed economia di un palo ad elica continua.
La tecnologia Discrepile, resa possibile grazie all'impiego di potenti attrezzature di perforazione e di adeguati utensili, consente la realizzazione di pali di fondazione o di consolidamento in terreni idonei, anche in presenza di falda, riducendo in maniera considerevole i problemi e le spese relative allo smaltimento del materiale di risulta di altre tecnologie. L'impiego ed il successo di tale tecnologia risultano condizionati, prima che dall'attrezzatura e dalla scelta dell'utensile, dal tipo di terreno interessato dallo scavo.
Per la realizzazione di un palo a spostamento è infatti necessario che il terreno risulti “comprimibile”. Con questo termine possono essere genericamente indicati i terreni, a comportamento coesivo o incoerente, che obbediscono ai seguenti parametri:
• terreni coesivi con coesione non drenata Cu<100- 120 KPa
• terreni incoerenti prevalentemente sabbiosi sciolti con densità relativa Dr<65%
La realizzazione dei pali Discrepile in presenza di terreni “non spostabili” può essere comunque garantita a patto che i livelli siano limitati al massimo a 1 - 1,5 m di spessore, all'interno del materiale comprimibile, oppure che si tratti del materiale in cui deve avvenire l’ammorsamento del palo.
In entrambi questi due casi il materiale non spostabile può essere affrontato con un apposito utensile, che consente di trasportarlo negli strati comprimibili superiori.
Con la tecnologia Discrepile, a seconda delle condizioni stratigrafiche del terreno di scavo, si possono realizzare pali aventi lunghezza massima di circa 30 m e con diametri nominali che vanno da 300 a 800 mm.